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Che ci vuole a sbuffare in un sax?
19 giugno 2008

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Livello di dettaglio: Minimalista

Molti amano ascoltare musica. 
Era solo questione di tempo
, dunque
: prima o poi qualcuno mi avrebbe rivolto la Domanda: "Ma a te, che musica piace?"

Qualche giorno fa, un amico me l'ha chiesto.
Purtroppo, le mie capacità di introspezione sono pericolosamente vicine a quelle di un film dei fratelli Vanzina
 (ma con meno incassi al botteghino), quindi la Domanda mi ha lasciato come una statua di sale al Raduno degli Ipertesi: immobile, e oppresso da un'incalzante sensazione di inutilità e di impotenza
.
 Non ricordo come me la sono cavata, forse con la classica risposta "Mah, un po' di tutto..."


Non è vero! Non mi piace "tutto". Ad esempio, oggi ho provato ad ascoltare la Suite A Love Supreme di John Coltrane, e sono stato costretto a smettere.
 Non sono in grado di distinguere Coltrane da un oritteropo che ha seguito col muso appuntito una formica fin dentro il bocchino di un sax e si dimena sbuffando per sfilare la bocca incastrata nello stretto pertugio.
 


Mi dicono che il Jazz non va ascoltato, ma sentito. E che Coltrane, in particolare, non va sentito, ma sentito. Io ho provato ad ascoltarlo, a sentirlo, a sentirlo, poi l'ho anche sentito, sentito, sentito, sentito e otitnes, ma evidenemente ho sbagliato tutto. Quindi ho deciso di sentirlo.
 E sono passato ad ascoltare qualcos'altro: altro Jazz, ma melodico.

Perché, sia ben chiaro, non odio il Jazz: se ascolto In The Mood (OK, non è esattamente Jazz), o Take Five ho la sensazione di trovarmi al cospetto di qualcosa di geniale e grande. Tanto più geniale e grande in quanto comprensibile anche a me
, e non solo a un'élite più attenta alle convenzioni che al gusto
.

Insomma, per piacermi un brano musicale deve avere almeno una delle due qualità aristoteliche: la melodia o il ritmo.
 A riprova 
(o a smentita?) 
di ciò, ecco la sequenza di brani musicali che ho ascoltato durante il mio ultimo viaggio in treno:
  • A Garota de Ipanema
    : perché mai "The Blues Brothers" la relega a musica da ascensore? È un pezzo fantastico, sia dal punto di vista ritmico che tonale.
  • A Love Supreme (John Coltrane)
    : saltata per i motivi anzidetti.
  • Wish you Were Here (Pink Floyd)
    : saltato perché inascoltabile a causa dell'eccessiva rumorosità del treno.
  • Selling England by the Pound (Genesis)
    : vent'anni fa un mio compagno di classe mi aveva fatto apprezzare il Progressive Rock, ora ho rispolverato qualche album. Testi piacevoli e curiosi e bella musica, il tutto disperso in un mare di interludi noiosissimi...
  • In the Mood, Chattanooga Choo-choo e altre musiche di Glenn Miller.
  • Banana Boat Song, Jamaica Farewell e Matilda di Harry Belafonte.
Nulla di particolarmente nuovo, dunque. Manca tutta la musica classica perché il treno non la consente, non c'è musica italiana perché le parole mi distrarrebbero, e di solito ascolto musica facendo altro.
L'unica eccezione sono i viaggi in auto, durante i quali canticchio spavaldamente...
 

A proposito, prima che qualcuno scopra il mio bluff: non ho idea se Aristotele abbia mai parlato di musica, ma suppongo che se lo avesse fatto ne avrebbe distinto la melodia e il ritmo... Dal pozzo senza fondo della mia ignoranza, che credo di aver ampiamente dimostrato, mi riprometto dunque di organizzare un test di Turing. Un amante del jazz di fronte a due cabine: da una parte Coltrane, dall'altra un oritteropo. E se non trovo l'oritteropo, mi ci metto io: non sarà mica difficile sbuffare dentro un sassofono!?
 
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